Sol LeWitt
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L’artista e
i suoi artisti
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a cura di Adachiara Zevi
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dal 14/12/12 al 1/4/13
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L’artista e
i suoi artisti
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a cura di Adachiara Zevi
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dal 14/12/12 al 1/4/13
Museo MADRE
Via Settembrini 79, Napoli
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L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Donna regina e sostenuta dalla Regione Campania, è in parte frutto della partnership con il Centre ‐ Pompidou di Metz e con la Fondazione Sol LeWitt di Chester, Connecticut.Dopo Napoli, dove è esposta per la prima volta in Europa, la collezione di Sol LeWitt sarà allestita a Metz dal 19 aprile al 29 luglio 2013.
Orari:
Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato
10.30 – 19.30
Domenica
10.30 – 23.00
Martedì chiuso
Museo MADRE
Via Settembrini 79, Napoli
Tel: 081 19313016
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www.museomadre.it
Via Settembrini 79, Napoli
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L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Donna regina e sostenuta dalla Regione Campania, è in parte frutto della partnership con il Centre ‐ Pompidou di Metz e con la Fondazione Sol LeWitt di Chester, Connecticut.Dopo Napoli, dove è esposta per la prima volta in Europa, la collezione di Sol LeWitt sarà allestita a Metz dal 19 aprile al 29 luglio 2013.
La
mostra è il primo omaggio museale italiano reso a questo grande
protagonista dell’arte contemporanea internazionale (LeWitt nasce a
Hartford, Connecticut nel 1928) dalla sua scomparsa nel 2007 a New York,
a 78 anni. Come suggerisce il titolo, l’esposizione intende mostrare il
carattere polimorfo e variegato dell’attività artistica di LeWitt. A
differenza di un’antologica organizzata secondo rigidi criteri
cronologici, la mostra di Napoli illustra con originalità un percorso
artistico di quasi 50 anni suddividendolo in tre sezioni, corrispondenti
ad altrettanti nuclei tematici, con opere inedite progettate
dall’artista e realizzate oggi dai suoi assistenti, con opere mai
esposte al pubblico precedentemente, con opere infine di altri artisti
ma collezionate da LeWitt.
La
prima sezione, completamente inedita, è costituita da cinque wall
drawings (disegni murali) selezionati in collaborazione con la
Fondazione LeWitt appositamente per lo spazio del MADRE, progettati
dall’artista nel 2007 e mai eseguiti precedentemente. Sono “Scribbles”,
l’ultimo ciclo cui si è dedicato LeWitt. Adottano la matita nera dei
primi wall drawings degli anni ’70 ma, diversamente da allora, non per
rendere il disegno “il più bidimensionale possibile” ma, agli antipodi,
per distaccarlo dalla parete nel modo più illusionistico attraverso
matasse di segni più o meno densi e chiaroscurati. Come stabilito nel
prontuario dei wall drawings redatto da LeWitt nel 1970, il progetto
dell’opera è appannaggio dell’artista mentre la sua realizzazione è
affidata agli assistenti che, pur seguendo scrupolosamente le sue
istruzioni, rendono ogni disegno diverso dall’altro.
Per
la mostra di Napoli, un disegnatore specializzato inviato dalla
Fondazione LeWitt, coadiuvato da giovani assistenti locali, è al lavoro
da tempo sulle pareti del museo. La seconda sezione della mostra
consiste di 47 opere di LeWitt appartenenti prevalentemente a collezioni
napoletane: disegni, guaches e le sculture che coprono un arco
temporale dagli esordi nel 1968 ai giorni nostri. Nel 1975, con la
mostra alla Modern Art Agency di Lucio Amelio, inizia l’assidua
frequentazione della città partenopea da parte dell’artista, che
crescerà nel corso degli anni ’80 quando si trasferirà con la famiglia a
vivere per alcuni anni in Italia, a Spoleto. La moglie Carol Androccio è
del resto originaria di Praiano e la sua casa natale ospita oggi
esemplari straordinari di wall drawings e una scultura che sarà esposta
in mostra.
Oltre
che nelle collezioni private, le opere di LeWitt sono visibili a Napoli
nel Museo di Capodimonte, nel Museo Madre, nella stazione della
Metropolitana Materdei, nella Fondazione Morra Greco. La terza sezione,
infine, frutto della collaborazione con il Centre ‐ Pompidou di Metz,
espone 95opere, ovvero una parte rilevante della collezione privata di
Sol LeWitt. Collezionare opere di altri artisti non è mai stato per
LeWitt un hobby o una attività di secondo piano, ma un impegno a tempo
pieno, esattamente come disegnare, progettare i wall drawings,
realizzare le strutture tridimensionali.
Iniziata
nel 1960, la collezione, custodita oggi presso la Fondazione di
Chester, annovera circa 4000pezzi: frutto di scambi con artisti, con
galleristi, soprattutto di acquisti. Contrariamente a quanto ci si
potrebbe aspettare da un artista dal rigore proverbiale, minimalista,
astrattista e teorico dell’arte concettuale, la sua collezione è
onnivora, a 360 gradi, e include artisti di tutti i paesi e di tutte le
tendenze, dai compagni di strada minimalisti e concettuali, sia europei
sia statunitensi, agli artisti pop, neo‐espressionisti, della
Transavanguardia.
Consistente
è anche il nucleo di opere di artisti italiani, da Boetti a Merz, da
Kounellis a Paolini, da Salvo a Chia a Tirelli; colleghi e amici
frequentati nel corso delle lunghe e regolari permanenze dell’artista
nel nostro paese. La collezione consente di ripercorrere l’intera storia
dell’arte internazionale dal secondo dopoguerra attraverso l’occhio
acuto, sensibile e generoso di un suo grande protagonista. Il percorso
espositivo all’interno del Museo MADRE cerca allo stesso tempo di
distinguere e diffondere i tre diversi momenti della vita artistica e
personale di LeWitt. Accompagna la mostra il volume di Adachiara Zevi
“L’Italia nei wall drawings di Sol LeWitt”, pubblicato da Electa. Il
volume, il cui lavoro di ricerca ha contribuito al progetto della mostra
alMADRE, è il catalogo generale di tutti i wall drawings realizzati
dall’artista in Italia dal 1969 fino a oggi, letti attraverso il filtro
dell’influenza, riconosciuta dallo stesso LeWitt, dell’arte e degli
artisti italiani sul suo lavoro. Il libro contiene anche l’intervista
inedita rilasciata da LeWitt all’autrice nel2006, la sua ultima
intervista.
Orari:
Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato
10.30 – 19.30
Domenica
10.30 – 23.00
Martedì chiuso
Museo MADRE
Via Settembrini 79, Napoli
Tel: 081 19313016
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www.museomadre.it
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