mercoledì 17 dicembre 2014

JANELA
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MIGRATING FORMS & MIGRATING GODS

A project of MoG

Curated by Valentina Gioia Levy


Dal 12-12-2014 Al 29-03-2014

Presso Mill Hall Compound

Eraveli Road, Mattancheri


Kochi, Kerala (India)Il MOG, Museum of Goa, è lieto di annunciare la sua prima mostra che sarà presentata come evento  collaterale nella Biennale di Kochi Muziris, in Kerala. La collettiva curata da Valentina Gioia Levy  presenterà 28 artisti indiani e internazionali, con una particolare attenzione alla scena artistica di  Tra i grandi nomi internazionali – tra cui Yoko Ono, Kendell Geers, Kazuko Miyamoto, Gonkar  Gyatso... – anche l’artista malese H.H. Lim che vive e lavora a Roma da oltre trent’anni. La mostra  presenterà inoltre per la prima volta in India quattro artisti italiani: Stefano Canto, Luana Perilli, Luigi Presicce e Marco Tirelli. Il filo conduttore che lega i lavori in mostra è l'interesse per il processo di ‘migrazione delle immagini’ – intese come forme, archetipi, rappresentazioni, ma anche come vuote apparenze o  simulacri, per usare una definizione cara al filosofo francese Jean Baudrillard – che nell’attraversamento di vaste aree geografiche e nel loro ricontestualizzarsi in territori altri rispetto al luogo di origine mutano nella forma esterna e spesso anche nel contenuto simbolico-concettuale. In particolare, l’attenzione della mostra si è focalizzata sulla questione dell’immagine ‘sacra’ nell’epoca contemporanea, interrogandosi sul ruolo che questa potrebbe avere oggi nell’ambito di  ricerche artistiche di matrice identitaria, storica, socio-politica e/o antropologica.

LISTA COMPLETA DEGLI ARTISTI:
Stefano Canto – Kedar Dhondu – Wang Dongling – Bhisaji Gadekar – Kendell Geers – Siddhart Gosavi – Gonkar Gyatso – Sweety Joshi – Katharina Kakar – Siddhart Kerkar – Subodh Kerkar – Chaitali Morajkar – H.H.Lim – Kalidas Mhamal –Kazuko Miyamoto – Midhun Mohan – Laurent Montaron – Krisna Murti – Pradeep Naik – Viraj Naik – Yoko Ono –Luana Perilli – Luigi Presicce – Marco Tirelli – Diptej Vernekar – Friso Witteween – Kan Xuan – Narendra Yadav

martedì 2 dicembre 2014

DONATELLA
SPAZIANI
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3 dicembre
31 gennaio 2015

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IIC Zagabria

 In collaborazione con RAM radioartemobile

La mostra personale di Donatella Spaziani, inaugura all’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, in occasione del semestre italiano di Presidenza europea.

A cura di Martina Corgnati. Nell'ambito del Progetto "CONFINI, linguaggi, spazi, cose, persone".
L’artista, scelta per la sua abilità di evidenziare il confine fra il proprio io e il suo prossimo, espone un nutrito gruppo di opere a parete, atte a seguirne il percorso e l’evoluzione artistica: una selezione di 23 lavori matita e collage su carta, carte da parati e fotografie (autoscatti da pellicola e fotografie).
I lavori di Donatella Spaziani sono una riflessione personale dell’artista sulla consapevolezza del proprio corpo nello spazio. Opere poliedriche che esplorano tematiche quali l’alienazione e la consapevolezza di sé e degli altri con estrema eleganza di segno e di composizione.
L’esposizione aperta al pubblico dal 3 dicembre al 31 gennaio 2015 rientra nel progetto CONFINI, linguaggi, spazi, cose, persone, un percorso artistico europeo ospitato in quattro importanti città e Paesi: Colonia, Strasburgo, Zagabria e Tirana ciascuna con un repertorio di opere studiato ad hoc per ogni specifica sede.
Donatella Spaziani è nata a Ceprano (Fr) nel 1970. Si è diplomata in pittura nel 1993 presso l'A.A.B.B. di Roma, dove tuttora risiede e lavora. Nel 2001 ha vinto una borsa di studio per l’Omi International Artists Residency di New York, mentre nel 2003 la borsa di studio “La Seine”, programma di ricerca per le arti visive dell'École Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi. Tra il 2005 e il 2006, sempre a Parigi, è stata ospite nella Cité Internationale des Arts, grazie alla borsa di studio patrocinata dall’associazione Incontri Internazionali d'Arte. Nel 2008 ha partecipato alla XIX Quadriennale tenutasi al Palazzo delle Esposizioni di Roma, mentre nel 2010 all'Expò Universale di Shanghai, nell’ambito della mostra "Piazze di Roma", a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2011 ha esposto a New York nella mostra "Italian Artists in New York", per il 150°anniversario dell'Unità d'Italia, con il patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana e successivamente a Mosca, al National Centre for Contemporary Arts, con la mostra "Arte Italiana all'ascolto". Nel 2013 ha partecipato alla mostra “Nell’acqua capisco”, curata da Claudio Libero Pisano, evento collaterale alla 55esima Biennale di Venezia.







lunedì 1 dicembre 2014


Paolo Aita
Hymn
2014
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sound corner
1 - 31 dicembre 2014
Auditorium Parco della Musica
ROMA

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Hymn nasce dal confronto e dalla sovrapposizione.
Hymn integra musica sacra delle più lontane provenienze, e fonda una polifonia in cui tutto incontra tutto, con un dolce disordine nelle carte geografiche del mondo, per una rappresentazione della sua anima collettiva.
L’ ensemble sonoro è stato montato con Massimiliano Padovan di Benedetto.
Dal 1 al 31 dicembre, orari di apertura del Parco della Musica
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martedì 25 novembre 2014

L'Oggetto Suono
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Avanguardie a Confronto

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America e Russia
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RAM radioartemobile
con
Paolo Coteni e Paolo Aita
26 novembre ore 17


dal MAXXI di ROMA

nel contesto di
Open Museum Open City
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ascolti da:
J.Cage  La Monte Young T. Riley
S. Reich  C. Palestine  A.Curran
R. Ashley  A. Lucier  A. Part  V. Silvestrov
A. Rabinovich  A. Schnittke







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giovedì 23 ottobre 2014



 L'OGGETTO
SUONO

Nell'ambito di Open Museum Open City al MAXXI di Roma Ram radioartemobile in collaborazione con Paolo Coteni propone:
un concentrato di 55 ore dall'universo sonoro attraverso lo spazio e il tempo
articolato in cinque appuntamenti full day  di non stop radiofonico volutamente senza  ordine cronologico.  Nelle cinque giornate (ogni sabato a partire dal 25 ottobre dalle 11.00 alle 22.00) verrà seguito un criterio geografico:


-primo appuntamento: il bacino del  Mediterraneo (25/26.10.2014)
-secondo appuntamento:  Europa dell'Est (1/2.11.2014)
-terzo appuntamento: le Americhe  (dal Canada al Sud America) (8/9.11.2014)
-quarto appuntamento: Europa dell'Ovest e del Nord (15/16.11.2014)
-quinto appuntamento: Asia e Australia (dal Medio Oriente, al Sud est asiatico alla    Polinesia e l'Australia) (22/23.11.2014)


Oggetto Suono si avvale   di una vasta rete internazionale di project partner  impegnati nella  ricerca del suono, tra cui   Radio Cona di Ljubljana  e  Radio Picnic Berlino, Georg Weckwerth/TONSPUR Vienna, De Appel Foundation Amsterdam, L'Università di Seoul,  il Festival della Performance di  Louvain, le Accademie di Frosinone e di Napoli.
L'archivio di RAM e SAM si è arricchito di materiali degli seguenti archivi:
Archivio del Silenzio di Paolo Coteni (partner del progetto), la collezione di musica etno  di Riccardo Giagni (co-fondatore del i Soundartmuseum), Zona Archive di Maurizio Nannucci, Archivio della  Fondazione Scelsi.
Il materiale selezionato  è stato ulteriormente integrato da contributi ricevuti tramite un open call  internazionale.
www.radioartemobile.it - info@radioartemobile.it
http://live.radioartemobile.it

martedì 21 ottobre 2014

Open Museum
Open City
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Inaugurazione
23 ottobre 2014 ore 19.30
 
MAXXI 

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24.10 - 30.11.2014

Justin Bennett- Cevdet Erek- Lara Favaretto- Francesco Fonassi- Bill Fontana- Jean Baptiste Ganne- Royoji Ikeda- Haroon Mirza- Philippe Rahm- RAM radioartemobile e molti altri
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Il progetto di RAM radioartemobile per Open Museum Open City - una mostra da sentire piuttosto che da vedere, dove il suono dialoga direttamente con lo spazio architettonico - si basa su un'idea di condivisione. Da tempo e in contesti differenti, RAM ha messo in scena il suono puro sviluppando una ricerca di radicale smaterializzazione. Nello stesso spirito nel 2001 è stata creata la radio che si propone come spazio artistico autonomo per artisti, sound artists, musicisti, poeti, scrittori, curatori, storici, filosofi e scienziati. Il progetto di RAM per la mostra è una postazione da cui viene trasmesso un programma in sintonia con le tematiche di Open Museum Open City. Le trasmissioni vengono arricchite con contributi del pubblico invitato ad interagire, che editati dalla redazione, sono regolarmente inseriti nel palinsesto. RAM non trasmette mai da uno spazio neutro, convinta che il pubblico radiofonico pur non vedendo il contesto, lo avverte. Chi interviene a RAM assorbe l'atmosfera dello spazio e parlando, suonando, dialogando la restituisce all'audience. Tutte le postazioni di RAM sono create da artisti. Per Open City Open Museum si è avvalsa della collaborazione di H.H.LIM, artista sino-malese da molti anni residente nella Capitale. L'installazione dal titolo Quando Roma si fa sentire, è, come afferma LIM, integrata "con paesaggi acustici testimoni della città eterna che tenta di risvegliarsi dalle proprie distrazioni." Diciotto sedie con la scritta Quando Roma si fa sentire incisa sulla seduta sono collocate intorno ad un lungo tavolo realizzato per essere utilizzato dal pubblico sia per la fruizione della radio che per i momenti di relax. Come dichiara l'artista, Si fa sentire "ha una doppia lettura, intraducibile in altre lingue; per me è un punto di partenza per un' indagine dedicata all' identità trascurata. Questa ricerca mette a fuoco le possibilità e la sensibilità del proprio sguardo, nel mio caso segnato dalla doppia appartenenza, che crea una curiosità spontanea nell’ adattarsi e integrarsi con la collettività. Una riflessione sul sospetto di essere un romano reincarnato." Per la postazione del MAXXI, RAM in stretta collaborazione con Paolo Coteni, pioniere nella promozione e nell'insegnamento della sound art in Italia e testimone decennale di eventi sonori nel mondo, ha elaborato il progetto speciale: L'Oggetto Suono: un susseguirsi di opere sonore attraverso lo spazio e il tempo, articolato in cinque appuntamenti non-stop, raggruppato in mega aree geografiche, volutamente senza ordine cronologico; un materiale costituito da molteplici fonti d'archivio e da contributi ricevuti attraverso un open call rivolto dal SoundArtMuseum di RAM all'ambiente internazionale dei sound artists.

lunedì 13 ottobre 2014

JAN
FABRE

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IS THE BRAIN THE MOST
SEXY PART OF THE BODY?

(Homage to Jan Hoet by Jan F. and Mario P.)

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RAM radioartemobile

Via Conte Verde 15 - ROMA

martedi 14 ottobre 2014
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Tavola rotonda: ore 16
Inaugurazione: ore 17.30
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fino al 28 novembre 2014

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RAM radioartemobile è lieta di presentare la mostra personale dell'artista fiammingo Jan Fabre concepita come omaggio al grande curatore ed amico comune Jan Hoet.

Artista visivo, theater artist ed autore, Fabre è presente nelle sale espositive di RAM con diverse tipologie di lavori, che ripropongono il suo modello di pensiero.

Il forte legame che Fabre aveva con Jan Hoet, che lui definisce come "un uomo nervoso, energico, vitale" e "impregnato in ogni fibra del corpo della necessità dell'arte", emerge da alcune citazioni che accompagnano i lavori esposti, tratte dalle prime due pubblicazioni del Giornale notturno che l'artista ha scritto dal 1978 al 1984 e dal 1986 al 1991. Si tratta di un diario quotidiano costruito attraverso ritagli di pensieri, esperimenti, incontri e scene di vita, che fanno capire a fondo lo spirito di Fabre.

L’artista colloca continuamente al centro della sua ricerca il corpo, inteso allo stesso tempo come realtà fisica e dimensione mentale. Il cervello rappresenta per l'artista una sorta di ossessione e viene proposto come modello di pensiero nel video Is the Brain the most Sexy Part of the Body?(È il cervello la parte più sexy del corpo?, 2007). Un documentario di circa 15 minuti in cui l'artista è seduto di fronte allo scienziato naturalista ecologista Edward O. Wilson impegnato, sotto la luce di due lampade poliziesche, in un interrogatorio sul senso della bellezza, dell'etica, della sessualità e della vita.
Questo video è in stretta relazione con i 6 piccoli disegni intitolati Is the Brain the most Sexy Part of the Body? (2007) e realizzati a matita.

Sempre in questa stanza l'installazione Einstein, Gertrudestein, Wittgenstein e Frankenstein (2007) rappresenta quattro coralli immersi in vasi di vetro pieni di acqua, che l’artista associa ai cervelli dei quattro personaggi emblematici della nostra storia recente e, giocando con la parola tedesca stein (pietra) presente nei loro cognomi, li trasforma in organismi non minerali ma animali e viventi.

Nell'ultimo video dal titolo De Koning van het plagiaat (Il re del plagio) l’artista mette in scena nel 2005 un drammatico e coinvolgente monologo che testimonia anche in campo teatrale la sua incessante ricerca e sperimentazione artistica sempre tesa ad oltrepassare qualsiasi barriera espressiva.

Alle ore 16 si terrà presso RAM radioartemobile una tavola rotonda che avrà come partecipanti: Achille Bonito Oliva, Jan Fabre, Maria Grazia Giannichedda, Stefano Mancuso, Franco Nucci, modera Cecilia Casorati.

Questo incontro sarà trasmesso in diretta da RAM LIVE, la radio web dedicata all'arte contemporanea in streaming 24 ore http://live.radioartemobile.it/

domenica 12 ottobre 2014

 

WOLVVES

evan^patrick, DinMachine

Sun, October 12, 2014

7:00 pm


Cameo Gallery
93 N. 6th St.
Brooklyn, NY, 11211
http://www.cameony.com
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Joshua, Elizabeth and Lewis Valleau have been making music separately and in pairs for years, but finally the triplets are united in a mission to take dance music into the darkest of nights.
Combining classical training in piano, guitar, harpsichord, drums, and voice with personal obsessions with synthesizers, drum machines, analogue tape and Live PA, WOLVVES seeks to push the fragile boundaries of dance genres into the psychedelic extremes of harmonic emotion.
WOLVVES are inspired by bells, ghosts, predators, white-knuckled terror, the tears of lost lovers, and the knowledge that "Every moment we are living in someone else's past" - William Gibson.
Their debut EP "Feed the Hand that Bites" is 4 tracks deep, with another 2 due before the Fall.
evan^patrick
The music of evan^patrick is a dusk-to-after hours cityscape stretching from empty industrial lots to sleek glass bedrooms to the rusted black contours of a pontiac firebird.
A home-producer of "contemporary neon noir," evan^patrick is inspired by classic acts (Prince, Tears for Fears) present-day auteurs (Twin Shadow, Neon Indian) and stylish films/writers exploring dystopia and discontent ("Drive," "Donnie Darko," "Spring Breakers," Bret Easton Ellis, Don DeLillo.)
"...a sleek, melancholy '80s-pop vibe that's a good bet for fans of Haim and/or Francis and the Lights."
-Time Out New York-
evan^patrick's debut ep, night visions, is available now as a free "like" to download on facebook.
DinMachine
diNMachine is an electronic experimental rock band from New York, led by composer/keyboardist Michael J. Schumacher. www.diNMachine.com
Description
diNMachine is an electronic-experimental-rock band from New York. Michael J. Schumacher is composer and keyboardist, Sean Moran, guitarist, Hari Ganglberger, drummer and Nisi Jacobs on bass. diNMachine uses live instruments and synths along with recorded samples in richly layered, propulsive, genre-defying and very danceable tunes. No vocals (yet). The music is D&B at its core, with elements of noise, motorik, jazz, Afro-pop, post-punk, and 60's lounge. And don't forget the salsa!

Cameo Gallery
93 N. 6th St.
Brooklyn, NY, 11211
http://www.cameony.com

venerdì 10 ottobre 2014


ROMA
PUBLICATIONS
1998 - 2014


from 11th October to 13th December 2014
curated by
Lorenzo Benedetti and Roger Willems
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FONDAZIONE GIULIANI

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With contributions by Gwenneth Boelens, Koenraad Dedobbeleer, Marlene Dumas, Geert Goiris, Kees Goudzwaard, Sara van der Heide, Arnoud Holleman, Rob Johannesma, Jan Kempenaers, Irene Kopelman, Bart Lodewijks, Mark Manders, Marc Nagtzaam, Oksana Pasaiko, Petra Stavast, Batia Suter, Raymond Taudin Chabot, Wouter van Riessen, and many others.
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Roma Publications 1998 - 2014 is an exhibition that includes over 230 books and editions published by Roger Willems and Mark Manders in collaboration with a large number of artists, writers and designers. A publication is typically the end point of a project or exhibition; this exhibition, however, takes the printed format as its point of departure. Books, newspapers, posters and other printed matter are combined with artworks and installations relating to the publisher’s identity inside an exhibition dimension. The informal way of bringing art and publications together in a carefully composed exhibition gives clear insight into the working process of Roma Publications, which is based on a collaborative relationship to the artists. Another interesting element of this hybrid approach is that it questions the sometimes thin line between an original and a reproduction, and thus between the exclusiveness of an artwork and the democratic nature of a publication.


The exhibition aims to present the form of the book as an extended media that can involve the exhibition space. Some of the invited artists will contribute to the fading of the distinction between paper and space, image and material, original and reproduction (the print run of Roma Publications’ issues varies between 2 and 150.000 copies). Many of these practitioners use the book and printed matter as a central medium in their work, underlining not only the important role of publications to diffuse artistic production, but also in the rethinking of the book medium as an artistic practice.

The independent art publisher Roma Publications, founded in 1998 by artist Mark Manders and graphic designer Roger Willems, works in collaboration with artists, designers, writers and institutions. For the exhibition at the Fondazione Giuliani – the first occasion in which Roma Publications will be presented in Rome – the entire in-progress list of over 230 titles will be on display, in addition to a specially created reading room in which visitors can peruse each of the publications. Several new commissions and site-specific artworks will also be included in the exhibition, together with pre-existing works, all by artists who have actively collaborated with and participated in the activities of Roma Publications. With the exception of just two artists, all of these artists will be exhibiting in Rome for the first time, some for the first time in Italy.

On Saturday 11th October from 11:00am to 1:00pm, the Foundation will host a musical performance by Wouter van Riessen, a reading by Nickel van Duijvenboden and an informal conversation with the curators and some of the artists in the exhibition.

 

mercoledì 8 ottobre 2014

Bruna Esposito
inconveniente
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10 ottobre – 14 novembre 2014
Inaugurazione 9 ottobre, ore 18.30
FL GALLERY
Via Circo, 1 – Milano
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Dal 9 ottobre al 14 novembre 2014 la FL GALLERY è lieta di presentare inconveniente, mostra personale di Bruna Esposito, una delle più note e significative artiste italiane della generazione emersa negli anni ’90. Il progetto presenta un corpo di lavori inedito ispirato all‘inconveniente, concetto inteso dall’artista come spunto per una riflessione non lineare sull’inaspettato, l’imprevisto e il non conveniente, visto sia come ostacolo che come risorsa.

L’artista trae dal dizionario Treccani online e commenta:

“ inconveniènte agg. e s. m. [dal lat. tardo inconveniens -entis, agg., comp. di in- e conveniens, part. pres. di convenire: v. convenire]. – 1. agg., letter. Che offende o è contrario alla convenienza; sproporzionato, inadeguato, inopportuno; ant., svantaggioso. È molto meno usato dei sinon. sconveniente (che ha inoltre sign. più grave) e disconveniente. 2. s. m. Fatto o situazione spiacevole, che reca disturbo o crea ostacolo, danno, disagio: sono sorti varî i.; rimediare a un i.; gli i. del traffico; leggero, grave, serio inconveniente. Anche, più genericam., lato negativo, svantaggio: questa soluzione presenta qualche i., ha parecchi i., non è senza inconvenienti; gli i. della celebrità, della coabitazione, ecc.

Rimbalza questa parola nella mia mente anche come titolo appropriato per la mostra. Cosa mi spinge a pensare questo titolo? Fare un’opera e fare una mostra può rivelarsi “inconveniente”? Cosa ci motiva, quando succede un serio inconveniente, comunque a fare? Realizzato con tavoli dei mercati ambulanti, carta da regali e coperte isotermiche, in mostra presento un corpo di lavori inedito, ispirato all‘inconveniente ”.

Dopo la strutturazione della suggestione attraverso una precisa definizione linguistica, Bruna Esposito esce dall’etimologia stretta – che vede l’inconveniente come sinonimo di sproporzionato, inadeguato, inopportuno o peggio di ostacolo, danno o disagio – per allargarne il senso al di là della negazione, trasformando così l’accezione negativa di inconveniente in potenziale occasione.

È caratteristica del lavoro di Bruna Esposito l’utilizzo di materiali eterogenei e linguaggi spesso legati al quotidiano, in un atteggiamento alchemico che li rielabora poeticamente coinvolgendo molti livelli sensoriali. Nel dare solidità a ciò che è transitorio, Bruna Esposito fa evolvere il rapporto tra l’opera e lo spettatore attraverso una nuova visione della realtà, partendo dall’apparenza minimale dei singoli elementi per arrivare a una monumentalità strutturale intrinseca dell’insieme, fatta di chiarezza espressiva e consapevolezza spaziale.

Bruna Esposito fa parte di quel momento dell’arte italiana che ha avuto il suo apice, e il suo pieno riconoscimento, con il Leone d’Oro vinto con altre quattro artiste italiane con l’inesistente padiglione nazionale dAPERTutto, curato da Harald Szeemann alla Biennale di Venezia del 1999. Un’artista, dunque, di grande spessore e sensibilità che ritorna per la terza volta con una personale alla FL Gallery, sua galleria di riferimento.

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Bruna Esposito è nata nel 1960 a Roma, dove vive e lavora, ha studiato al IV° Liceo Artistico Statale di Roma con Carmengloria Morales e ha frequentato un anno alla Facoltà di Architettura di Roma. Dal 1980 al 1986 si trasferisce a New York, dove lavora negli studi di Lucio Pozzi e Donald Judd e studia danza con Batya Zamir e Sally Gross. A New York crea, produce e realizza performance e happening teatrali in luoghi pubblici o non-profit, collabora con artisti, danzatori e musicisti americani e tedeschi tra cui Penelope Wehrli e, nel 1986, viene selezionata dal Whitney Independent Studio Program. Dal 1987 al 1989 si trasferisce a Berlino Ovest, dove realizza sculture galleggianti e happening site specific e sviluppa, grazie a due borse di studio dell’Internationale Bauausstellung Berlin, un progetto per due gabinetti pubblici a compost organico considerati utopici, prodotto con il supporto della Dena Foundation for Contemporary Art, della Fondazione Antonio Ratti e della Biennale di Istanbul, e costruito a Istanbul nel 2003.
Ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali: Documenta X a Kassel nel 1997, La Biennale di Venezia nel 1999 e nel 2005, Sonsbeek 9 ad Arnhem in Olanda nel 2001, la Biennale di Istanbul nel 2003 e nel 2006, la Biennale di Gwangju in Corea del Sud nel 2004, la Quadriennale di Roma nel 1996 e nel 2008 e la Prospect 1 – New Orleans nel 2008.
Le sue mostre personali istituzionali sono la Clocktower P.S.1 di New York nel 1999, Castel Sant’Elmo a Napoli nel 2002 e, nello stesso anno, il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.
Ha vinto numerosi premi: l’Italian Studio Program P.S.1 a New York nel 1999, anno in cui riceve il Leone d’Oro della Biennale di Venezia per il Padiglione Italia dAPPERTutto. Nel 2001 riceve il Primo Premio Nazionale per la Giovane Arte Italiana e nel 2011 la Selezione al Premio della Camera dei Deputati per il 150° dell’Unità d’Italia.

 



FL GALLERY
via Circo, 1
20123, Milano
T. +39 02 67391341
flgallery.com

giovedì 2 ottobre 2014



Arte Povera A-Z
Part I
03.10 - 30.10.14
Museumcultuur Strombeek/Gent
 
With Arte Povera A-Z, Museumcultuur Strombeek/Gent continues its research into the arts of the last decades. Arte Povera, a notion that was first introduced by the Italian art critic Germano Celant in 1967, was/is an art movement that flourished in the late 1960s; it was inspired by a critical and socially committed attitude of artists following the very rapid industrialisation of Northern Italy. Providing the necessary background, we investigate the intentions of Arte Povera in a broad manner and present the work of both well and lesser known artists who had this Italian art 'label' attached to them. In this first part, works by Mario Merz, Emilio Prini, Michelangelo Pistoletto, Giulio Paolini, Piero Gilardi, Marisa Merz, Gilberto Zorio, Giuseppe Penone, Giovanni Anselmo, Pino Pascali and other artists will be presented next to each other in order to show the diversity of the oeuvres that were grouped under this collective name.

Omaggio a Emilio Prini, curated by Cornelia Lauf
Studio S: Dario D'Aronco

lunedì 15 settembre 2014

VIGNE
MUSEUM

Il centenario di
Livio Felluga

20 settembre 2014

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Abbazzia di Rosazzo
Piazza Abbazia, 5, 33044 Manzano Udine
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Il primo settembre 2014 Livio Felluga compirà cent’anni.

Un uomo che incarna storia, tradizioni e valori di un mestiere antico in una regione, il Friuli Venezia Giulia, affacciata sull’estremo nord est dell’Adriatico, il punto di contatto fra il Mediterraneo e l’Europa Centrale, oggi famosa per la produzione di alcuni fra i migliori vini bianchi del mondo.

Per festeggiare questo traguardo, la famiglia e l’azienda Livio Felluga hanno organizzato un evento internazionale che unisce enologia e arte, scienza e architettura.
Nell’Abbazia di Rosazzo e sulle sue colline, il 20 settembre 2014, dalle ore 10 alle ore 13, avrà luogo la celebrazione del centenario di Livio Felluga scandita in diversi e significativi momenti:
- un convegno curato da Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier di RAM radioartemobile, parte integrante del progetto DAC (Denominazione Artistica Condivisa), dal titolo “Arte e Impresa a tutela del paesaggio rurale”. La multidisciplinarietà prenderà forma attraverso la voce di illustri ospiti internazionali appartenenti al mondo della cultura e della scienza;
- l’inaugurazione del Vigne Museum, di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle realizzato con D/A/C;
- la presentazione di 100, il vino in edizione limitata appositamente creato e dedicato a Livio Felluga.

100 racconta la storia di un uomo moderno e lungimirante che grazie al suo intuito e all’amore per la terra è riuscito, in momenti storici avversi, a far risorgere la collina, convinto che solo la coltivazione di qualità potesse riportare vita nella campagna friulana. Un lungo percorso che inizia tra i vigneti di Isola d’Istria, caratterizzato da duro lavoro e realizzato con grande caparbietà e passione. Livio Felluga, nel corso di una vita, ha creato una delle più importanti realtà aziendali d’Italia, acquisendo a pieno diritto il titolo unanimemente riconosciutogli di “Patriarca dell’enologia friulana”.

A fissare indelebilmente questo significativo traguardo, il Vigne Museum di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle realizzato con D/A/C, abbraccerà le colline di Livio Felluga a Rosazzo. Una grande Iconostasi, struttura architettonica opera simbolo di Yona Friedman, alloggerà tra i vigneti diventando parte integrante della natura e del paesaggio.
Il convegno che si svolgerà nell’Abbazia di Rosazzo, poco distante dal Vigne Museum, sarà il primo tassello a dare contenuto al progetto. Interverranno illustri ospiti fra cui: Lorenzo Bendetti (direttore al de Appel Arts Centre di Amsterdam); Sylvie Boulanger (direttrice del CNEAI - Centre National de l’édition et de l’art imprimé di Parigi); Jean-Baptiste Decavèle (artista, autore del Vigne Museum insieme a Yona Friedman); Stefano Mancuso (neurobiologo vegetale); Mauro Pascolini (geografo e professore all’Università di Udine dove è direttore del Dipartimento di Scienze umane), Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier (RAM radioartemobile). Modera Adriana Polveroni (Direttrice di Exibart, curatrice indipendente e autrice di diversi saggi).

Durante il convegno verrà mostrato un estratto del video reportage “Livio Felluga 100” di Luigi Vitale.

U F F I C I O STAMPA
ATEMPORARY STUDIO
PR di Giovanna Felluga e Samantha Punis
Samantha Punis + 39 339 5323693
Giovanna Felluga + 39 328 4174412
info@atemporarystudio.com
www.atemporarystudio.com

domenica 14 settembre 2014



concerto di
Alvin Curran
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Auditorium dell’Ex-Cartiera Latina
Parco dell'Appia Antica
Via Appia Antica, 42, Roma
nell'ambito di 90db – Festival Internazionale Delle Arti Sonore
domenica 14 settembre 2014, ore 22.00

istallazioni sonore aperte dalle 16
performance di Kathy Hinde e Matthew Olden alle 18.30, Heroin in Tahiti alle 19.30, Eli Keszler alle 20
ingresso gratis

mercoledì 10 settembre 2014

90dB-Festival Internazionale
delle Arti Sonore
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11/09-14/09 2014
 
Da giovedì 11 settembre a domenica 14 settembre 2014, nell’ambito dell’Estate Romana, gli spazi dell'Ex-Cartiera Latina, nel Parco dell’Appia Antica di Roma, ospitano la seconda edizione di 90dB–Festival Internazionale delle Arti Sonore, una rassegna dedicata alla sound art, alla digital art e alla sperimentazione sonora, a cura dell’Associazione culturale moorroom, che vedrà protagonisti 21 artisti di fama internazionale.

INGRESSO LIBERO!

90dB–Festival Internazionale delle Arti Sonore aspira a diventare un appuntamento annuale, con l’obiettivo di far conoscere a un vasto pubblico, romano e non solo, la creatività e l’innovazione legate alle arti sonore, sempre più diffuse all’estero e ancora poco in Italia. Durante i quattro giorni del Festival saranno presentati progetti in anteprima nazionale e internazionale, con un programma di installazioni, concerti e laboratori.

IL PROGETTO

Le nuove tecnologie sono l'elemento costante della proposta artistica di 90dB–Festival Internazionale delle Arti Sonore, con opere di artisti che focalizzano il proprio lavoro sull'indagine tra suono e ambiente, tra pratica creativa e innovazione.

Mostra di arte sonora
La Sala Appia e la Sala Nagasawa dell’Ex-Cartiera Latina ospiteranno installazioni di arte sonora e digital art, la maggior parte presentate in anteprima nazionale: dalla micro-orchestra di strumenti autocostruiti da Tim Murray-Browne and the Music Hackspace Ensemble (Regno Unito), vincitrice della categoria Digital Art dell’edizione 2014 del Sonic Arts Award, al piano di Kathy Hinde (Regno Unito) utilizzato come oggetto sonoro, dagli effetti aleatori delle opere di Valerio de Bonis & Giulio Colangelo (Italia) ed Edgardo Rudnitzky (Argentina) al reticolo di speaker e diffusori di Jeremy Keenan (Stati Uniti), sino ai video di Memo Atken (Turchia) e al percorso auditivo tracciato dall'istallazione di David Hochgatterer (Austria), vincitrice della categoria sound art dell'edizione 2014 di Sonic Arts Award, recentemente presentata ad Ars Electronica di Linz.

Concerti dal vivo
Ogni giorno – dalle ore 20.00 negli spazi dell’Auditorium dell’Ex-Cartiera Latina – due concerti dal vivo, di cui molte prime nazionali, affiancheranno le installazioni sonore. Sul palco si esibiranno artisti di successo internazionale quali: Oren Ambarchi (Australia), Rashad Becker (Germania), Alvin Curran (Italia), Lucrecia Dalt (Colombia), Eli Keszler (Stati Uniti), Herman Kolgen (Canada), David Maranha (Portogallo) & Will Guthrie (Australia) e Michael Vorfeld (Germania).
I concerti saranno aperti dagli artisti romani: Franz Rosati, Collettivo Circuiterie, Heroin in Tahiti.

Laboratori
Il Festival ospiterà, sabato 13 e domenica 14 settembre, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, i laboratori:

1. sabato 13 settembre, alle ore 15.00: laboratorio per bambini "Oggetti sonori", rivolto alla costruzione di strumenti musicali partendo da differenti materiali di riciclo.

2. sabato 13 e domenica 14 settembre, alle ore 16.00: laboratorio su Arduino, organizzato da Studio Macchinette e dedicato alle nuove tecnologie applicate all’arte, che permette a tutti di diventare piccoli inventori.

3. domenica 14 settembre, alle ore 15.00: laboratorio per bambini "Isole d'acqua", a cura Teatro, Pane e Mate, un'occasione per conoscere l'elemento dell'acqua, focalizzando soprattutto l'attenzione sulle sue possibilità sonore.

Visite guidate:
1. Valle della Caffarella: “Storia e natura: una gita fuori porta a due passi dal Colosseo”
> sabato 13 settembre, ore 16.00, e domenica 14, ore 11.00 e ore 16.00

2. Ex-Cartiera Latina: “Dalla follatura della lana alla produzione della carta: un tesoro produttivo lungo le acque dell'Almone”
> sabato 13 settembre, ore 18.00, e domenica 14, ore 18.00

PROGRAMMA

GIOVEDI' 11 SETTEMBRE 2014
Sala Appia e Sala Nagasawa
ore 18.30-24.00 – inaugurazione mostra di arte sonora

Auditorium dell’Ex-Cartiera Latina
ore 20.00 – concerto di Rashad Becker
ore 22.00 – concerto di Oren Ambarchi (Prima nazionale)

VENERDI' 12 SETTEMBRE 2014
Sala Appia e Sala Nagasawa
ore 16.00-24.00 – mostra di arte sonora

Auditorium dell’Ex-Cartiera Latina
ore 19.30 – concerto di apertura di Franz Rosati
ore 20.00 – concerto di Michael Vorfeld
ore 22.00 – concerto di Herman Kolgen (Prima europea)

SABATO 13 SETTEMBRE 2014
Laboratori e visite guidate:
ore 15.00: laboratorio per bambini “Oggetti sonori”
ore 16.00: laboratorio su Arduino
ore 16.00: visita guidata Valle della Caffarella
ore 18.00: visita guidata Ex-Cartiera Latina

Sala Appia e Sala Nagasawa
ore 16.00-24.00 – mostra di arte sonora
ore 18.30 – performance di Kathy Hinde e Matthew Olden

Auditorium dell’Ex-Cartiera Latina
ore 19.30 – concerto di apertura di Circuiterie
ore 20.00 – concerto di Lucrecia Dalt (Prima nazionale)
ore 22.00 – concerto di David Maranha & Will Guthrie (Prima nazionale)

DOMENICA 14 SETTEMBRE 2014
Laboratori e visite guidate:
ore 11.00: visita guidata Valle della Caffarella
ore 15.00: laboratorio per bambini “Isole d’acqua”
ore 16.00: laboratorio su Arduino
ore 16.00: visita guidata Valle della Caffarella
ore 18.00: visita guidata Ex-Cartiera Latina

Sala Appia e Sala Nagasawa
ore 16-00-24.00 – mostra di arte sonora
ore 18.30 – performance di Kathy Hinde e Matthew Olden

Auditorium dell’Ex-Cartiera Latina
ore 19.30 – concerto di apertura di Heroin in Tahiti
ore 20.00 – concerto di Eli Keszler (Prima nazionale)
ore 22.00 – concerto di Alvin Curran
Per maggiori informazioni:
www.90dbfestival.org
info@90dbfestival.org