giovedì 5 marzo 2009

Incontri Ravvicinati del III° Tipo

Uno dei tratti peculiari della riflessione occidentale sullo straniero, forestiero, pellegrino, e infine alieno, è di averlo percepito sempre come una nostra proiezione, come una nostra immagine, anche quando minacciosa e alienata.
Questo atteggiamento culturale è la base di ogni sottomissione e annientamento dell’altro e della diversità, cioè i disastri e i genocidi dell’era moderna.
Il modello filosofico predominante in Occidente è stato quello della complementarità e della reciprocità che si è rivelato inadeguato e poco fecondo per un incontro con l'estraneità.
Più feconda invece un’ermeneutica xenologica che sente l'estraneità dell'altro, mantenendo una distanza che è vicinanza ed include l’essere con l’altro. In una impresa "impossibile" oggi parleremo di come è cambiata la rappresentazione del futuro, degli alieni e dello spazio, mediante un'odissea nelle visioni del novecento che intrecciano variamente musica, cinema, cartoni animati, storia e immaginazione.
Playlist:
Theme from "Close Encounters of the Third Kind" JOHN WILLIAMS
Star Wars (Main Title) The LONDON SYMPHONY Orchestra
Dark Star (excerpt) from "Zabriskie Point" GRATEFUL DEAD
Hunter, from "X-Files: The Movie" BJORK
Rocket Man (I Think It's Going to Be a Long, Long Time) ELTON JOHN
Starman DAVID BOWIE
Starship Trooper YES Star trek (Main Title)
Science Fiction / Double Feature RICHARD O'BRIEN
The Future PRINCE
Landspeeder Search/Attack of the Sand People London Symphony ORCHESTRA

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