Si è conclusa la Fiera dell'Arte di Bologna, Edizione 2009. Dove abbiamo avuto il piacere di incontrare e parlare con Gilberto Zorio (Adorno Micca 1944), uno dei più rilevanti esponenti dell'Arte Povera. La sua opera spazia dalla grafica alle pelli dagli attrezzi “per purificare le parole”, alle canoe, alle “macchine irradianti”, e gli elementi peculiari quali la stella e gli alambicchi, sempre in movimento. La stella, figura cosmica ricorrente nel lavoro di Zorio, appare nel 1972 per la prima volta in un’opera in cui una pelle animale diventa autoritratto dello stesso artista (la stella è al posto degli occhi). Vasi, bacinelle e crogioli, come alambicchi di vetro e di piombo raffigurano processi alchemici di trasformazione. (foto: Gilberto Zorio, Stella 1978)
“ABO e l’Architettura” Interviste a Achille Bonito Oliva e Mario Botta
1 commento:
è uscito sul giornale che le vendite sono crollate.
Posta un commento