lunedì 27 agosto 2012


RAM radioartemobile
presenta l’opera  di
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 Michelangelo Pistoletto

L'ITALIA RICICLATA
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nel Giardino delle Vergini
presso
Il Padiglione Italia
alla 13. Mostra Internazionale di Architettura
della Biennale di Venezia
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LE QUATTRO STAGIONI

Architetture del Made in Italy
da Adriano Olivetti alla Green Economy

a cura di Luca Zevi

Venezia, Tese delle Vergini all'Arsenale
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Inaugurazione 28 Agosto ore 17.00
dal 29 agosto al 25 novembre 2012
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Il 18 e 19 agosto il Maestro dell’Arte Povera ha realizzato sul prato del Giardino delle Vergini, un’opera site specific  per il Padiglione Italia curato da Luca Zevi. 
Non poteva esserci artista più vicino alle tematiche del Padiglione Italiano di questa Biennale: produzione, creatività, sostenibilità e solidarietà.  In tutto il suo lungo e prestigioso  percorso  l’artista – Leone d’Oro alla carriera della Biennale di Arti Visive di Venezia nel 2003 - ha dato prova tangibile di attinenza a queste tematiche non solo ed esclusivamente  nella sua vastissima opera. Negli anni 90, in una fabbrica in disuso a Biella, la sua città natale, costituisce Cittadellarte - Fondazione Pistoletto. Si tratta di un grande centro interdisciplinare sia per la formazione di giovani artisti e creatori provenienti dal mondo intero, sia per l’elaborazione e la produzione di progetti artistici originali, socialmente responsabili e basati su un’economia sostenibile.

L’opera che ho realizzato per il Padiglione Italia alla XIII. Biennale Internazionale di Architettura di Venezia si intitola ”L’Italia Riciclata“. Sul concetto di riciclo lavoro da tempo, la “Venere degli Stracci” (1967) e la bandiera “Italia di Stracci” (2000), ne sono un esempio. In questa Biennale, particolarmente nel Padiglione Italiano, si constata che questo è il momento della re-visione e della riproposizione della vita urbana. Il cospicuo spazio dedicato alla ex-Azienda Olivetti di Ivrea comprova la necessità di riconsiderare, sia idealmente, sia praticamente, situazioni esemplari scartate e abbandonate dalla crescente febbre finanziaria di cui oggi constatiamo gli esiti, per molti versi, nefasti. C’è bisogno di ri-nascita, alcuni direbbero di Rinascimento. Credo che la Modernità possa essere paragonata al Medioevo. Le guglie delle cattedrali gotiche sono partite nel cielo con i razzi del ‘900. Dopo il Moderno serve, nuovamente, un Rinascimento. Posiamo i piedi a terra e cerchiamo insieme, con l’arte e l’architettura, come avveniva nell’Italia del ‘400, di creare nuove prospettive. Il tavolo dell’Italia Riciclata si propone contemporaneamente come luogo vivo di incontri di quelle eccellenze che attraverso una rigenerata creatività possono davvero attivare queste prospettive.
Michelangelo Pistoletto

Una grande sagoma di legno dell’Italia di 793 x 812 cm è stata posizionata a 20 cm da terra nel prato del Giardino delle Vergini, prospiciente il Padiglione, sulla quale il maestro è intervenuto con vario materiale di riciclo raccolto all’interno della Biennale dando forma alla sua creazione. L’opera è stata coordinata artisticamente da  RAM radioartemobile e tecnicamente dall’arch. Maurizio Molini.

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