lunedì 18 giugno 2012


GIANFRANCO
BARUCHELLO
ESPERIMENTI SUL SUONO,
ANCHE, CON IRONIA

1962-1965
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“Cimiteri di opinioni” costituiti da libri imbiancati e incollati o da giornali impilati su tavole di legno, disegni su carta millimetrata, assemblaggi che nascono dall’idea di realizzare brevi “happening al supermercato”, montaggio di spezzoni di pellicola prelevati da film hollywodiani degli anni cinquanta, azioni minime svolte nell’arco di mezza giornata (bottiglie di lacrime e pioggia, profilassi per la rabbia, fotografie di defunti su porcellana incollate su legno e messe a bagno nell’acqua fino a spaccarsi): queste alcune delle sperimentazioni che portano Baruchello a esplorare l’oggetto, il disegno, la pittura, l’azione a partire dal banale quotidiano tra il 1959 e il 1964. Negli stessi anni in cui realizzava questi lavoro, conosce Marcel Duchamp e John Cage; saranno loro a presentare il secondo film di Baruchello, Verifica incerta (1964): Duchamp lo presenta a Parigi, Cage al Guggenheim e al MoMA a New York.
Da ricerche che hanno portato a rovesciare ogni cassetto dei suoi archivi, sono riemerse ora una serie di cassette registrate nei primi anni sessanta: e questa “scoperta” ha aperto un ulteriore orizzonte nella sperimentazione incessante di Baruchello.
La voce, il suono, il rumore, il sibilo, il respiro, lo sventolio di oggetti, la percussione rozza su superfici occasionali, la recitazione alla rovescia, la lettura di quotidiani in “tre tempi” in rima, o la recitazione di “comandi militari” non dimenticati dagli anni della guerra (la seconda guerra mondiale, vissuta da Baruchello a venti anni) e dalle per lui ridicole ostentazioni di eroismi, monumentalità, effigi da celebrare, sono riemersi dall’ascolto di queste registrazioni che costituiscono dunque un materiale prezioso, unico e inedito. Non sono stati mai ascoltati questi “esperimenti” che ora sono presentati da RAM/RadioArteMobile ( e per la prima volta sono presenti alla mostra “Forme del suono”, all’Auditorium Parco della Musica, a cura di Achille Bonito Oliva)
Negli anni dello sconfinamento e della interazione di tutti i linguaggi, Baruchello usa anche la voce, il rumore, il suono come “materiali” effimeri, fragili, legati al tempo più che allo spazio. Realizza anche concerti per grissino o per pacchi dono (giornali che incartano altri giornali, al Teatro dei Satiri, “scartati” rumorosamente dal pubblico, nel 1967) usa il nastro magnetico, registra suoni naturali o pezzi di telegiornali o di trasmissioni televisive. Sono “ipotesi” a freddo sulle possibilità della parola, sul “disegno” attraverso numeri o sillabe. Baruchello mette un registratore dinanzi a sé, e senza alcun espediente tecnico o professionale, incide un fare e disfare delle parole, prova a sovvertire le narrazioni usando la rima, mette a repentaglio le logiche introducendo la follia di suoni ai limiti dell’udibile, si lascia andare a azioni che vedono il corpo (la voce nelle infinite varianti dettate dal momento, dalla situazione, dall’umore) agire il suono, la parola detta e cantata, la sillaba manipolata o rimontata secondo altri schemi. Negli stessi anni in cui Carmelo Bene con il “Teatro Laboratorio” produceva i suoi happening provocatori e scandalosi, in cui Calvino scriveva le Cosmicomiche, Baruchello, senza prendersi troppo sul serio e anzi con molta ironia, si lascia andare a ipotesi e esperimenti che proprio nel suono trovano un territorio infinito per mettere alla prova la fisicità, gli stati d’animo, la necessità di sondare altri spazi per rimettere in gioco tutti i media, tutte le tecniche e i punti di vista.
(Carla Subrizi, 2012) 
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GIANFRANCO BARUCHELLO
ESPERIMENTI CON IL SUONO
1962-1965
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The Wind in the Willows
1962
9’44’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)

A partire da un classico della letteratura d’infanzia
dello scrittore scozzese Kenneth Grahame (prima pubblicazione nel 1908),
Baruchello recita e canta il testo in rima, trovando sonorità inedite tra le parole.

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Lo sperma scende dagli alberi..
1964
7’5’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)

Improvvisazione in diverse lingue di un testo scientifico:
le parole e i numeri prendono il posto che avrebbero avuto immagini disegnate
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Comandi militari e istruzioni per armi inesistenti 
1965
4’15’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)

Baruchello, con ironia, recita i comandi militari e le istruzioni per realizzare e usare un’arma inesistente. L’arma si riferisce a un oggetto, poi realizzato nel 1966 dal titolo Multipurpose object, offerto al Dipartimento della Difesa americano, durante la guerra del Vietnam, che con ironia “era proposto “per il rilassamento dei soldati”
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Tentativi per una colonna sonora
1964
13’6’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)
Baruchello usa la voce, in vari timbri e con sonorità forzate, accompagnato da percussioni manuali su tamburi tradizionali, per improvvisare una colonna sonora per un film.
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Lamenti sommessi
1962
2’17’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)

Una serie di prove vocali su quattro sillabe “ohi ohi ohi”
(o hio hio i), come ironica rappresentazione di lamenti sommessi.
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                                                                       Tu tu, io io

1963
2’8’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)
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Segni di stupore
1963
2’18’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)
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Il dubbio
1963
1’32’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)

Improvvisazione per voce recitante, contralto…da Campobasso. Baruchello intona una serie di interezioni che esprimono perplessità, incertezza, dubbio..negli stessi anni in cui rifletteva sull’idea di “incerto”. Un modo diverso, attraverso il suono, di “disegnare” stati d’animo, comportamenti, pensieri.
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Monocorde perplesso
1962
1’12’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)

Altra ipotesi, improvvisata, per dare “suono” anziché immagine alla perplessità. Un’opera di quegli stessi anni dal tiolo Monocorde perplesso, era costituita da una tavola di legno imbiancata con, in orizzontale , un pezzo di un vecchio astuccio scolastico, e in verticale, un’unica corda. Accanto una fotografia di un individuo “perplesso” è un esplicito riferimento al titolo.
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Su “Il Messaggero”
1962
2’22’’
Registrazione su cassetta (originale),
riversamento su cd audio (2012)

Improvvisazione sul quotidiano “Il Messaggero”: ipotesi diverse di lettura, in tre tempi.
Negli stessi anni Baruchello realizza i “Cimiteri di opinioni”: giornali o libri incollati su tavole di legno o uno sull’altro.
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Il Garrito del vessillo
1965
2’36’’
Registrazione su cassetta (originale), riversamento su cd audio (2012)
Racconta Baruchello: “L’operazione garrito consisteva nella registrazione del rumore prodotto dalla bandiera (di lana, perché le vere bandiere militari erano di lana) mossa con violenza dal vento, o sbatacchiata a mano da me, davanti al microfono”.

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