mercoledì 21 marzo 2012


Arte Programmata e Cinetica.
da Munari a Biasi a Colombo e...

23 marzo - 27 maggio 2012
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Galleria nazionale d'arte
moderna e contemporanea - ROMA

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Alla base dell'arte programmata e cinetica c'è l'idea della forma in movimento, intesa non tanto come spostamento fisico dell'oggetto o di parti di esso, quanto come sua trasformazione nel momento in cui essa viene percepita dall'osservatore.

Il movimento culturale, accompagnato da programmi e "manifesti" e in qualche modo dipendente dal costruttivismo e dal neoplasticismo, nasce nella seconda metà degli anni cinquanta come esigenza di numerosi artisti, impegnati a condividere esperienze comuni nel campo della percezione visiva e a favore di una fruizione di massa che avesse carattere educativo. Questa comunanza di intenti conferisce alle varie esperienze una grande omogeneità nei principi ispiratori, nelle ricerche e nei risultati. Pur nascendo come espressione di realtà geofisiche e culturali a volte molto distanti tra loro, l'interscambio culturale favorì la diffusione di un linguaggio comune, anche se diversamente declinato.

In Italia non solo nascono i Gruppi T (Anceschi, Boriani, Colombo, De Vecchi, Varisco a Milano), ENNE (Biasi, Costa, Landi, Massironi a Padova) e MID più tardi, che si allineano alle esperienze di artisti quali Munari, Mari, Alviani, ma vengono condotte anche ricerche di tipo più specificamente "programmatico" da Gruppi come il gruppo Uno di Roma, lo Sperimentale P e l'Operativo R.

In Francia si afferma contemporaneamente il GRAV, in Germania il Gruppo Zero, ma anche altri paesi europei e americani sperimentano le ricerche cinevisuali. Il movimento, che a Zagabria prenderà il nome di "Nuove Tendenze" caratterizzerà gran parte degli anni sessanta.

La mostra della Galleria nazionale si occuperà della storia dei gruppi e delle personalità più significative operanti sia in Italia che fuori tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, quando le esperienze collettive si concludono e i vari gruppi si sciolgono. Ma essa mostrerà anche gli sviluppi che negli anni settanta i nuovi interpreti di questa espressione artistica continueranno in modo autonomo a condurre.

Si troveranno esposte le opere di (in ordine alfabetico): Agam, Agostini, Albers, Alviani, Anceschi, Apollonio, Arena, Asis, Biasi, Biggi, Bill, Boriani, Boto, Brook, Calos, Campesan, Carrino, Chiggio, Colombo, Costa, Costalonga, Costantini, Cruz-Diez, Dadamaino, Demarco, De Vecchi, Di Luciano, Drei, Frascà, Finzi, Fogliati, Gard, Garcia Rossi, Glattfelder, Grignani, Guerrieri, Landi, Le Parc, Mack, Magnoni, Malina, Marchegiani, Mari, MID (Barrese, Grassi, Laminarca, Marangoni), Morandini, Morellet, Munari, Ormenese, Picelj, Piene, Pizzo, Rotta Loria, Scirpa, Schöffer, Sobrino, Soto, Stein, Tomasello, Tornquist, Uecker, Uncini, Vardanega, Varisco, Vasarely, Vigo, Zen,Yvaral.

La mostra è curata da Giovanni Granzotto e Mariastella Margozzi, con la collaborazione di Paolo Martore.

23 marzo - 27 maggio 2012
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Galleria nazionale d'arte
moderna e contemporanea - ROMA

http://www.gnam.beniculturali.it


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