lunedì 28 dicembre 2009

Laboratorio di Comunicazione Militante, Videobase, Napoli Radio Prima

In occasione del III Forum del PAN intitolato L'esperienza dell'arte - Il sentire contemporaneo tra immagine, suono, informazione, trasmissione - Napoli 17 - 19 dicembre 2009 - dove siamo stati invitati per raccontare la storia di RAM LIVE, ho avuto il piacere di registrare live la trasmissione dedicata a Hélio Oiticica e Jimi Hendrix e di intervistare Nicola Muccillo (Giornalista e fondatore di Radio Napoli Prima), Tony Ponticiello (Videoartista e dj Radio Napoli Prima), Armando Piazza (Cantante, Radio Napoli Prima), Pasquale Scialò (Compositore, musicologo), e Lucilla Meloni, curatrice del forum e della mostra in corso "L'immagine come controinformazione. Le esperienze del Laboratorio di Comunicazione Militante e di Videobase".

L'avventura di Radio Napoli Prima iniziò nel lontano 1975, in un periodo complesso storicamente per le emittenti radiofoniche private o libere. In Italia se ne contavano pochissime: il 23 novembre 1974 era appena nata Radio Bologna, la prima emittente locale bolognese, mentre le trasmissioni di Radio Parma iniziarono il primo gennaio 1975 e il 10 marzo dello stesso anno Angelo Borra aveva fondato Radio Milano International, oggi Radio 101 One O One. Al sud, invece, mancava ancora un'emittente libera e fu così che a maggio del 1975, nacque Radio Napoli Prima per iniziativa del giornalista Nicola Muccillo, insieme al videoartista Tony Ponticiello (al tempo MR. TIME) e al critico cinematografico Mario Franco.

"Radio Napoli Prima rivoluzionò il modo di ascoltare la radio in città e fece da apripista alle tante molteplici voci libere che seguirono nell'etere. La sua programmazione comprendeva davvero di tutto, non solo con la cronaca, ma anche con approfondimenti di cinema, teatro d'avanguardia, arte e cultura in collaborazione con teatri e cinema napoletani, con la Saletta della Libreria Guida, il Goethe Institut e l'Istituto Francese di Cultura" racconta Muccillo in un'intervista, che nel 1973 diede vita alla prima radio libera napoletana nel suo appartamento in via Cilea.



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