martedì 17 febbraio 2009

Mardi Gras in New Orleans

Mardi Gras in New Orleans Ore 14.35 : Lo spirito di New Orleans è stato poeticamente descritto dal cantante e poeta Bob Dylan nel suo libro autobiografico Chronicles - Vol. 1. Dylan ci racconta di quando, alla fine degli anni Ottanta, andò a New Orleans per incidere Oh Mercy*****, album che si avvalse proprio delle atmosfere magiche e “notturne” di quella misteriosa città.
La vitalità di New Orleans come capitale musicale di una certa America riflette la ricca varietà di gruppi etnici ed elementi culturali che formano il retroterra locale. Fondata nel 1718 come colonia francese, la città passò successivamente sotto il controllo della Spagna, poi tornò alla Francia prima di diventare infine ufficialmente parte degli Stati Uniti con l'acquisto della Louisiana nel 1803.
Prima della guerra civile, il commercio di schiavi e di cotone portò ricchezze favolose nelle casse di questo comodo porto di mare. Con la sua abilità nel mischiare l'eleganza dell'alta moda con i piaceri dei ritrovi del peccato e della vergogna, New Orleans presto diventò famosa come un posto dove la “bella vita” era a disposizione senza problemi. Negli anni la città ospitò popolazioni di origini nettamente diverse: francesi, africani, inglesi, spagnoli, caraibici, cajun e creoli. Dall'armonia e dal conflitto tra loro sorse una cultura caratteristica riguardante cibo, abbigliamento, architettura, lingua, divertimento e riti pubblici, che conferì a New Orleans un'atmosfera esotica del tutto eccezionale per una città americana.
I musicisti allevati in questo ambiente fertile si ritrovarono con una quantità di fonti musicali cui attingere. Le fantastiche esecuzioni collettive delle bande ai funerali dei neri, i sincopati ritmi "della seconda fila" nelle parate del carnevale, il ruvido blues rurale del circostante Delta del Mississippi, gli accordi cupi dei suonatori di piano dei bar, gli stili eleganti delle improvvisazioni jazzistiche…

È nella città di New Orleans che Mardi Gras trova la sua sede naturale e offre alla comunità nera l'occasione di dimenticare per poche ore le angustie della schiavitù in un'orgia liberatoria di spettacolari parate in maschera e interminabili feste danzanti. Riappropriandosi di rituali ancestrali, i neri si dividono in tribù rivali dai nomi guerreschi e sfilano in variopinti costumi fatti di piume, parrucche e colori sgargianti che richiamano le tradizioni pellerossa. Nello stesso tempo, il Mardi Gras ha anche segnato un punto di partenza di grande importanza per la comunità di colore legata alle atmosfere del jazz, che proprio a New Orleans si può dire abbia visto la luce. Invariabilmente accompagnata da eccessi incontrollati, la manifestazione è però soprattutto un esplosivo mix di gioia, colori e suoni: durante il suo svolgimento ogni radio e ogni finestra liberano melodie ormai emblematiche come l’inno del carnevale di New Orleans, Mardi Gras in New Orleans

1 commento:

viaggiatore trivago ha detto...

Veramente bello ''il Mard Gras'' e' uno splendido carnevale.
Spero che prima o poi una volta nella vita riesca ad organizzarmi a venire a vederlo.
Grazie per le notizie e per l'articolo che e' ben fatto.