sabato 7 febbraio 2009

Discothèque! (Last night two dj's saved their life)

Sono molti anni che rifletto sulla discoteca. Nel frattempo - in questo giorno buio della democrazia occidentale - con Riccardo abbiamo deciso di iniziare d'emblée a trattare il tema sotto più punti di vista, lasciando la sequenza aperta ai contributi.

A partire da oggi, ore 18.00 / ore 23.35 , ogni sabato affronteremo, in modo inedito, la storia della disco e della musica dance, leggendo e riflettendo liberamente sulle implicazioni spaziali, temporali, fenomenologiche, e sul valore iniziatico del rituale allucinogeno, estatico, erotico del mito androgino che incontra la tecnologia. In quattro puntate. Per iniziare. E perdonate anche l'inizio arrugginito, che lasceremo così perché è e sarà un vero working in progress. Anche per quanto riguarda la memoria. A sprazzi di luce.

Uno dei libri che ci aiuterà in questa riflessione prolungata nel tempo è Last night a dj saved my life di Bill Brewster e Frank Broughton. Uno dei primi lavori esaustivi di mia conoscenza che ripercorre la storia della musica dance e dei suoi protagonisti da New York, Chicago, Detroit a Londra o Parigi.

Perché la discoteca è un'invenzione francese, affine al termine biblioteca, letteralmente "collezione di dischi". Le origini vanno rintracciate a Marsiglia, nei caffé, dove i marinai lasciavano le loro collezioni per ascoltarli al loro ritorno. Il primo ad impiegare il termine fu La Discothèque, un piccolo bar di rue Huchette, nella parigi occupata. Gestire una discoteca a Parigi durante la guerra era un grande atto di disobbedienza civile. La disco music è stata una rivoluzione. La disco era anche libertà solidarietà amore. E prima grande tecnica di mixaggio universale. Questi i presupposti con cui ci inoltreremo nel tempo e nella memoria e questa è la Playlist della prima puntata: Theme from "Shaft" ISAAC HAYES, Soul Makossa MANU DIBANGO, Dancing Machine The JACKSON 5, Rock the Boat The HUES CORPORATION, Honeybee GLORIA GAYNOR, Get Dancin' DISCO TEX & The SEX-0-LETTES, Shame, Shame, Shame SHIRLEY And Company, Never Can Say Goodbye GLORIA GAYNOR, Why Can't We Live Together

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